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Coronavirus, cani addestrati fiutano il virus nelle persone

Cani fiutano coronavirus

I cani possono fiutare il coronavirus, individuando le persone positive senza fare i tamponi. L'addestramento inizia in Inghilterra.

I cani possono essere addestrati per fiutare il Covid-19. Questa l’ipotesi avanzata da un team di ricercatori inglesi, in attesa del vaccino che potrebbe arrivare a settembre. I cani verrebbero impiegati per la ricerca di persone positive, che fiutano per riconoscere tracce di coronavirus. In questo modo gli animali potrebbero essere affiancati ai tamponi per la lotta al virus, come metodo più veloce e meno invasivo. Grazie al loro olfatto straordinario, i cani sono già impiegati con successo per individuare altre malattie, come il morbo di Parkinson e alcuni tumori.

I cani fiutano il coronavirus: lo studio

Uno studio condotto dalla Medical Detection Dogs sta valutando l’ipotesi di addestrare i cani per fiutare il coronavirus, anche nelle persone asintomatiche. Grazie ai loro potenti recettori olfattivi, i cani sono in grado di fiutare e riconoscere l’odore che ha ogni singola malattia. Insieme alla London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e con l’Università di Durham, il Medical Detection Dogs sta lavorando a questo progetto già da qualche settimana.

“I nostri precedenti lavori hanno dimostrato che i cani possono rilevare gli odori delle persone affette da malaria con una precisione estremamente elevata, al di sopra degli standard dell’OMS. Sappiamo che altre malattie respiratorie come il Covid-19 cambiano l’odore del nostro corpo, quindi c’è un’alta possibilità che i cani siano in grado di rilevare ciò. Questo potrebbe rivoluzionare la nostra risposta alla lotta contro il coronavirus“, conclude il professor James Logan, capo del Dipartimento di controllo delle malattie della London School of Hygiene and Tropical Medicine.

Cani: un’alternativa ai tamponi

I cani potrebbero essere pronti in sei settimane e potrebbero fornire una diagnosi veloce, precisa e non invasiva. Gli stessi ricercatori hanno già addestrato cani in grado di trovare altre malattie e, anche per questo, sono positivi sulla buona riuscita dell’esperimento. Ai cani verranno fatti annusare campioni virali e poi gli sarà insegnato come segnalare all’operatore cinofilo la presenza di una persona positiva. Al momento sono in fase di addestramento tre cocker, un labrador, un barboncino e un golden retriever.

In questo modo i cani potrebbero affiancarsi alla pratica dei tamponi, come metodo più veloce e meno invasivo, oltre a rappresentare una soluzione per la scarsa disponibilità dei tamponi.

I cani possono essere impiegati in luoghi molto affollati, come gli aeroporti, per fare screening immediati. Un cane impiega pochi secondi per fiutare una persona, e in questo modo si potrebbero controllare fino a 750 persone ogni ora. Qualora venisse segnalato un caso positivo, la persona verrà messa subito in isolamento.