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Morte tifoso dell'Inter, la Figc non ferma il campionato

Morte tifoso, ipotesi sospensione campionato

Il presidente Gravina: "Ma la linea deve essere molto dura". Il questore di Milano chiede misure drastiche.

Il campionato di calcio di Serie A va avanti (sabato 29 dicembre è in programma la 19.a giornata) dopo la morte del tifoso dell’Inter (e ultrà del Varese), il 39enne Daniele Belardinelli, negli scontri che hanno preceduto la sfida contro il Napoli a San Siro. La conferma è arrivata dal presidente della Figc Gabriele Gravina: “Il campionato non si ferma. Ma la linea deve essere molto dura, bene ha detto il questore Cardona sui provvedimenti che proporrà. Io mi preoccupo della parte sportiva, quello che emerge sono i cori razzisti nei confronti di Koulibaly. La norma in merito è chiara, l’arbitro non può in questo momento interrompere la gara. Può farlo solo il responsabile della pubblica sicurezza. Chiederò un incontro al ministro dell’Interno per rendere la normativa ancora più chiara”.

“Serve una soluzione radicale”

“Sospensione? Non lo so, ancora la notizia è troppo fresca. E’ una riflessione da fare. Ora dobbiamo riflettere un attimo e coordinarci: qui c’è un problema di ordine pubblico e come tale va gestito, anche il fatto di giocare o meno” aveva sottolineato, in un’intervista al Messaggero, Gravina prima di prendere la decisione finale. Mostrando di essere davvero furioso per ciò che si è visto nel turno di campionato appena concluso: “Questo clima non è il mio. Qui serve qualcosa di molto radicale perché in campo e fuori in questo weekend che doveva essere di festa ho visto e sentito cose inaccettabili per me, per il mio modo di essere e fare il presidente della Figc. E qui non parlo solo di politica sportiva, qui parlo di soluzione radicale (…)”.

Le richieste del Questore di Milano

Nella mattina del 27 dicembre il questore di Milano Marcello Cardona in conferenza stampa ha fatto il punto sugli scontri (tre ultras dell’Inter sono stati arrestati, si cerca un suv che ha investito il tifoso) e annunciato che chiederà di adoperare il pugno duro: “Chiederò (al comitato di pubblica sicurezza ndr) il divieto di trasferta ai tifosi nerazzurri fino alla fine del campionato. Inoltre chiederò la chiusura della Curva Nord fino a fine marzo, dunque per cinque partite di campionato più un’altra di Coppa Italia”.

Il Sindaco Sala: “Una vergogna i buu a Koulibaly”

In precedenza il Sindaco di Milano Beppe Sala, presente ieri sera a San Siro, ha affidato a Facebook il suo pensiero in merito ai cori contro Koulibaly. “Quei “buu” a Koulibaly sono stati una vergogna. Un atto vergognoso nei confronti di un atleta serio come lui, che porta con fierezza il colore della sua pelle. E anche, pur in misura minore, nei confronti di tante persone che vanno allo stadio per tifare e per stare con gli amici” ha scritto il primo cittadino sul proprio profilo. Quindi Sala ha fatto sapere che continuerà a seguire l’Inter ma “ai primi “buu” farò un piccolo gesto, mi alzerò e me ne andrò. Lo farò per me, consapevole del fatto che a chi ulula contro un atleta nero non fregherà niente di me. Ma lo farò”. Infine un invito all’Inter e un messaggio per Koulibaly: “L’Inter FC farà quel che ritiene. A me piacerebbe che a Empoli la fascia da capitano la portasse Asamoah. Nel frattempo chiedo scusa a Kalidou Koulibaly, a nome mio e della Milano sana che vuol testimoniare che si può sentirsi fratelli nonostante i tempi difficili in cui viviamo”.