Jacopo Bongini Un giornalista sportivo di nazionalità spagnola è stato trovato positivo al coronavirus dopo che si era recato a Milano per seguire la partita di Champions League Atalanta-Valencia dello scorso 19 febbraio. Ricoverato in ospedale, il 44enne Kike Mateu ha voluto però a tranquillizzare i suoi lettori, affermando di stare bene e di presentare soltanto i sintomi di una normale influenza. Mateu, giornalista per il quotidiano Las Provincias, ha inoltre dichiarato di aver fatto il tampone per senso di responsabilità sapendo di essersi recato in una zona colpita dal coronavirus.
Coronavirus, positivo giornalista spagnolo
In seguito alla positività del tampone, il giornalista 44enne ha dichiarato: “Sono perfetto, ho i sintomi di un’influenza ma niente di più. Sto bene, sono calmo e molto ben trattato. Per responsabilità sono andato dal dottore e sono stato mandato in ospedale per fare il test Coronavirus. Ero stato a Milano e penso che il mio obbligo fosse quello di andare”.
Sul motivo per cui ha preferito svolgere i test, Mateu ha specificato che è stata una scelta dettata dal senso di responsabilità per essersi recato vicino ad uno degli epicentri dell’epidemia: “Ieri non sono andato a lavorare. I sintomi che ho, non mi impedirebbero di andare al lavoro, ma ho fatto i test per pura responsabilità. Sto bene”.
A rischio la partita di ritorno
Il giornalista spagnolo si era recato a Milano appena 24 ore prima che venisse riscontrato dalle autorità sanitarie italiane il cosiddetto paziente uno dell’ospedale di Codogno, anche se probabilmente il virus era già in circolazione da alcuni giorni. Con l’emergenza coronavirus in corso inoltre ci sono serie possibilità che la partita di ritorno Valencia-Atalanta, prevista per il prossimo 10 marzo, possa essere interdetta ai tifosi bergamaschi da parte della autorità spagnole.
