> > Juventus-Napoli, lettera di De Laurentiis: "Impossibile violare norme sanitarie"

Juventus-Napoli, lettera di De Laurentiis: "Impossibile violare norme sanitarie"

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Aurelio De Laurentiis, a seguito delle vicissitudini relative a Juventus-Napoli, ha fatto chiarezza sul comportamento della società in una lettera.

Il Napoli non partirà alla volta di Torino per disputare la gara contro la Juventus, valida per la terza giornata del campionato di Serie A. A seguito della positività al Coronavirus di due tesserati, infatti, l’Asl partenopea avrebbe impedito alla squadra di Rino Gattuso di spostarsi, ordinando l’isolamento fiduciario ad alcuni giocatori.

Il forfait degli azzurri ha tuttavia generato numerose polemiche. La Lega, infatti, ha deciso che la gara si disputerà ugualmente, dato che il rinvio, da regolamento, sarebbe possibile soltanto in assenza di almeno 13 giocatori negativi. L’impegno, dunque, rimane confermato. Per il Napoli scatterà la sconfitta a tavolino.

La lettera di Aurelio De Laurentiis

Il patron azzurro Aurelio De Laurentiis, in una lettera inviata la sera di sabato 3 agosto a Lega Serie A, Figc e Juventus, ha ripercorso gli avvenimenti delle ore antecedenti al match in programma alle 20.45, spiegando la posizione del club partenopeo.

Nella lettera, il presidente del Napoli precisa che la società ha seguito correttamente le procedure “informando immediatamente dei contagi l’Asl territoriale, unico soggetto deputato all’adozione delle misure di profilassi ai fini di interrompere la catena di trasmissione del virus”. L’azienda sanitaria locale avrebbe dunque ordinato “l’isolamento fiduciario per 14 giorni per venti tesserati, di cui sedici calciatori“, senza alcuna eccezione. In particolare, sarebbe stato vietato anche agli stranieri di partire con le rispettive nazionali.

Il motivo dell’isolamento di tali soggetti è da ricondurre al fatto che i giocatori risultati positivi, Piotr Zielinski ed Eljif Elmas, erano stato a stretto contatto con i compagni, i quali sarebbero dovuti partire per Torino, “entrando a loro volta in contatto con il personale dell’aeroporto, l’equipaggio del volo, il personale dell’hotel, oltre che i tesserati e addetti della Juventus“.

Un allontamento dal domicilio, dunque, come ricorda Aurelio De Laurentiis stesso, “rappresenterebbe una violazione del provvedimento dell’autorità locale competente per la sicurezza sanitaria, nonché delle vigenti norme statuali in materia, con le conseguenti responsabilità previste dalla legge a carico dei contravventori“.