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Terremoto: i crolli nelle casette con l'ultima scossa, foto

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Il terremoto nelle Marche ha provocato danni alle strutture già danneggiate e ha fatto crollare mobili e utensili nelle casette Sae. Ecco le immagini.

Nonostante non abbia provocato morti e feriti, il terremoto che ha colpito le Marche ha causato vari danni a diversi edifici, comprese alcune casette Sae destinate agli sfollati del sisma. All’interno delle strutture sono caduti oggetti e alcuni mobili hanno ceduto alle scosse. Le immagini catturate da alcuni terremotati testimoniano i danni all’interno delle soluzioni abitative.

Terremoto: cadono i mobili nelle casette

Il terremoto che ha colpito il Maceratese il 10 aprile 2018 ha provocato diversi danni, soprattutto agli edifici già lesionati dal sisma del 2016. Nonostante le scosse non abbiano causato vittime, il clima di paura già presente tra gli abitanti della zona marchigiana continua a crescere e non concede ai cittadini nemmeno un sospiro di sollievo. A essere coinvolti nella spira del terrore non sono soltanto coloro che hanno avuto la possibilità di restare nelle proprie case, ma anche gli inquilini delle casette Sae, le soluzioni abitative di emergenza per gli sfollati. Il terremoto, il cui epicentro è stato individuato a 2 chilometri da Murcia, ha fatto cadere gli oggetti riposti sulle mensole e nei pensili e ha fatto crollare dei mobili. Diversi utenti hanno pubblicato le foto dei danni su Twitter.

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Come mostrato dalle immagini, i mobili delle casette nuove di zecca hanno ceduto alle vibrazioni della scossa di magnitudo 4.6, rinnovando, tra gli abitanti, il terrore di restare sotterrati dalle macerie.

La precarietà delle suppellettili ha fatto insorgere gli sfollati, che già a febbraio 2018 si erano lamentati per le condizioni di vita all’interno delle casette e per il fatto che alcune di queste erano pronte, ma non venivano consegnate. In occasione dell’arrivo di Burian, gli abitanti avevano fatto notare che le sottili pareti delle soluzioni abitative non erano adatte al clima previsto dal meteo, infatti erano completamente bagnate a causa dell’umidità. Per non parlare dei boiler montati sui tetti ed esposti al gelo e delle casette consegnate con i bagni smontati.

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I terremotati si sono scatenati anche su Facebook contro l’assurdità delle condizioni dei pensili, che non reggono alle scosse. “Se là sotto ci fossero stati i nostri figli a giocare?” scrive Stefano in un moto di rabbia contro le istituzioni. Do-ut-des, utente del social network, si è lamentato della scelta di mobili di scarsa qualità e del loro mancato fissaggio. Schweizer ha commentato: “Più che altro ci sarebbe da iniziare una verifica approfondita ed un procedimento giudiziario a carico di chi ha commissionato e di chi ha costruito le casette. Un sisma di magnitudo 4.6 (che rientra nei fenomeni lievi) non dovrebbe provocare i danni documentati e che si evincono dalle foto”.