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Mostri di Natale: terrificanti personaggi usati nel passato per spaventare i bambini

krampus natale

Le più antiche tradizioni vedono dei terrificanti personaggi, a tratti veri e propri mostri, usati per spaventare i bambini nel periodo di Natale

Nel passato il Natale non era caratterizzato solo da doni e buoni propositi come oggi. Molti dei miti pagani che riguardavano il Natale avevano infatti come protagonisti dei personaggi piuttosto inquietanti, se non addirittura dei veri e propri mostri. C’è poi da aggiungere che proprio le origini delle tradizioni natalizie di oggi hanno le loro radici nell’antichità. Dunque è bello sapere che la moderna icona di Babbo Natale è nata solo nella seconda metà dell’800, inventata dal disegnatore Thomas Nast.

In alcuni paesi queste antiche tradizioni sopravvivono tuttora. Per alcuni il Natale è ancora una stagione piena di eventi soprannaturali, di fantasmi, streghe, magie e soprattutto di mostri…

Mostri di Natale: i Krampus

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San Nicola, primo modello del nostro attuale Babbo Natale, porta regali nelle case di chi si è comportato bene. Al di fuori delle mura domestiche, però, avviene tutt’altro. I Krampus sono per metà uomini e per metà caproni, scatenati e molto inquietanti. Questi mostri si aggirano per le strade alla ricerca dei bambini “cattivi”. Rivestiti di abiti logori, sporchi e consumati, i Krampus vagano per le strade accompagnati dal rumore dei loro campanacci e dei corni.

Lungo il loro cammino colpiscono con frustate chi gli si paventa di fronte. Intrappolano quindi i malcapitati nei loro sacchi e li portano all’inferno. Oltre 500 anni fa si festeggiava il Natale mettendo in scena delle vere e proprie processioni. Qui, attori mascherati da Krampus percorrevano le strade dimenandosi, strillando e “spaventando” tutti. Questo evento viene ancora oggi festeggiato in diverse zone del nord Italia, in Austria e nella Germania meridionale.

Mari Lwyd, il cavallo zombie di Natale

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Questa macabra creatura ha il cranio di un cavallo scheletrico e il corpo avvolto in un sacco. Risorta dal regno dei morti, essa vagabonda per le strade insieme ai suoi assistenti, anche loro freschi di tomba. Così ricordano ai vivi la loro esistenza. Lo scopo di Mary Lwyd era quello di entrare nelle case. Per mandare via il cavallo zombie si doveva quindi ricorrere a una vera e propria battaglia di ingegno. Una sfida a base di versi e insulti in rima, chiamata pwnco.

Mari Lwyd è un personaggio popolare tipico del Galles del sud. La tradizione vede un individuo nascosto sotto un sacco mentre regge un cranio di cavallo montato su un palo. Questo personaggio viene portato in giro per le strade, bussa alle porte e intona canti e poesie. I componenti del corteo e gli abitanti del villaggio dovevo rispondere in rima. Chi non riusciva a comporre un verso in risposta aveva perso. Se lo sconfitto era il padrone di casa, allora doveva far entrare il Mari Lwyd in casa. Questa tradizione è stata molto diffusa fino agli anni venti e trenta del XX secolo. È poi scomparsa quasi del tutto negli anni 70, salvo in alcuni villaggi remoti.

La Befana o Babushka

befana

In Italia, in Russia e in alcune altre zone dell’Europa dell’Est si incontra una strega la cui figura si trova insita all’interno di numerose fiabe. Tale personaggio ha lo scopo di esaltare le punizioni per i pigri e le ricompense per chi lavora duramente. In Italia essa è nota come Befana, mentre in Russia prende il nome di Babushka.

Ogni anno all’inizio di gennaio la Befana si lancia sulla sua scopa volante insieme ai tre Magi alla ricerca del Bambin Gesù. Durante la sua ricerca, guarda con attenzione in ogni casa dove sia presente un bambino. Lascia quindi biscotti e i regali se il bimbo è stato buono. Mentre per i cattivi lascia solo una manciata di carbone nero. In alcune varianti della tradizione, la Befana porta via con sé i bambini che non si sono comportati bene.

Perchta o Berchta, la “Signora delle Bestie”

La Perchta, nota anche come “Signora delle Bestie”, era una divinità delle tradizioni alpine pre-cristiane. Il suo nome significa “La Splendente”. Tra Natale e l’Epifania, la Perchta percorre la terra dando ricompense a coloro che hanno lavorato duramente e sono stati generosi. Gli avidi e gli sfaticati vengono invece puniti. La sua punizione consiste nell’aprire lo stomaco delle proprie vittime e strappargli gli intestini. Questi vengono rimpiazzati con paglia, rocce e spazzatura.

La tradizione di mangiare l’oca per Natale è spesso legata a creature come Perchta. Questa infatti viene sovente rappresentata con i piedi palmati, appunto come quelli di un’oca. Inoltre vi era la convinzione che il grasso d’oca fosse in grado di far volare le streghe. La Perchta viene descritta in due possibili forme: bella e candida come la neve oppure vecchia e avvizzita. In Italia la Perchta è quindi associabile alla Befana.

Straggele, gli aiutanti della Perchta

Straggele

In diverse località, la Perchta gode di alcuni aiutanti demoniaci noti come Straggele. Essi amano approfittare delle offerte lasciate fuori dalle case dalle persone che sperano nelle benedizioni di Perchta. In alcuni luoghi, lo Straggele è l’esecutore delle punizioni della Perchta. Quindi è lui a occuparsi di rapire i bambini cattivi per poi farli a pezzi e lanciarli in aria.