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Coronavirus, Rosati: "Non è la peste, ma neanche una banale influenza"

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Il virologo e professore di Torino scrive ai suoi studenti una lettera e li invita a far circolare notizie corrette sul coronavirus.

Il professor Rosati scrive ai suoi studenti una lettera per fornire informazioni precise e puntuali sul coronavirus. Sergio Rosati è virologo e professore ordinario di malattie infettive all’università di Torino. Ai suoi studenti ha inviato una lettera su whatsapp, invitandoli a una corretta informazione sul coronavirus.

La lettera di Rosati sul coronavirus

Rosati ha spiegato la motivazione del suo gesto: “Ci siamo resi conto che i nostri studenti sono di fatto un piccolo esercito di giovani esperti che con i loro metodi di comunicazione possono giocare un ruolo attivo nella comunicazione del rischio in questa fase così delicata. Possono parlare coi loro compagni, con gli amici e i parenti e per questo ci è sembrato giusto dare loro questo mandato”. Un circolo virtuoso di notizie al fine di calmare l’allarmismo e riportare la situazione alla serenità.

Parlando del virus, il professore afferma: “non è la peste nera ma non è neanche una banale influenza”. Con quest’affermazione Rosati invita a non sottovalutare il virus, molto più subdolo perché facilmente scambiabile per comune influenza. Inoltre “Si tratta di un virus nuovo per il nostro sistema immunitario e trova quindi una popolazione molto abbondante e molto facile da trasmettere da un individuo all’altro” dice Rosati. Poi il virologo tranquillizza: ” Credo che ora il nostro servizio sanitario sia molto ben organizzato a spegnere sul nascere eventuali piccoli focolai che si potrebbero verificare in altre Regioni. C’è una buona sorveglianza su tutto il resto del territorio nazionale e le persone possono continuare a fare la vita di tutti i giorni”.