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Coronavirus Spagna, la ripresa in due tempi: il turismo è il settore più colpito

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La ripresa economica della Spagna dopo il coronavirus avverrà in due tempi: alcuni settori si rialzeranno entro l'estate, altri nel 2021.

Il ministro del Lavoro e dell’economia sociale della Spagna, Yolanda Díaz, ha annunciato che la ripresa sociale ed economica dopo il coronavirus avverrà in due tempi. La riapertura, come in Italia, dovrà avvenire in modo graduale, partendo da alcuni settori produttivi, che potrebbero rialzarsi entro l’estate. Mentre la ripresa di altri comparti, come il turismo, il tempo libero e la cultura “si estenderà fino alla fine dell’anno” .

Con queste dichiarazioni, quindi, la Spagna organizza la campagna turistica posticipandola all’inizio del 2021, mentre perde, solo di turismo, circa il 12% del PIL e il 13% di occupazione. Turismo, cultura, tempo libero, navigazione aerea, marittima “avranno enormi difficoltà”, ha riconosciuto la ministra. “Ecco perché stiamo progettando con gli agenti sociali come guidare le misure”.

Coronavirus Spagna, ripresa in due tempi

La Spagna è, insieme all’Italia, uno dei Paesi europei maggiormente colpiti dalla pandemia di coronavirus. Molti comparti produttivi del Paese potrebbero risentire economicamente la perdita di diversi milioni, ma il governo è pronto a sostenere la ripartenza. Mentre in Italia si attende la definizione del piano di riapertura dopo il coronavirus, la Spagna ha definito una ripresa in due tempi. I cantieri hanno già ripreso le loro attività, così come alcune fabbriche: la fase due in Spagna ha preso il via.

“Il governo, i datori di lavoro e i sindacati sono consapevoli che quando lo stato di emergenza termina ci sono aziende che non sono in grado di essere operative il giorno successivo. Alcuni impiegheranno alcuni giorni, altri alcune settimane e una parte, più tempo”. Il ministro del Lavoro spagnolo, dunque, ha provveduto a definire i due tempi di ripresa: in alcuni settori durerà fino all’estate, mentre in altri – come il turismo – potrebbe protrarsi fino al 2021.

Il turismo

Tra le attività più colpite dall’emergenza coronavirus, vi sono quelle legate al turismo. La portavoce del ministero, María Jesús Montero, ha assicurato che l’esecutivo sta lavorando su “come proteggere il turismo in modo pianificato” per chiarire poi che “l’attività turistica non inizierà finché non sarà sicura per visitatori e lavoratori del settore“. Inoltre, è necessario un coordinamento con il resto dei paesi dell’UE per procedere alla revoca delle frontiere.

Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha usato invece toni più prudenti: ha ricordato innanzitutto che le misure di contenimento non sono ancora state revocate e, pertanto, ha evitato di discutere i piani per la ripresa dell’attività economica.