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Le gemelle Dionne: lo sfruttamento di 5 bambine

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La storia delle sorelle Dionne, le 5 gemelle la cui infanzia venne sacrificata per i ritorni economici di genitori e terzi.

La storia delle 5 gemelle Dionne, nate nel 1934 in Ontario e destinate a conquistare fama e notorietà nell’intera nazione. Il successo delle bambine, che portò vantaggiosi ritorni economici ai genitori (e non solo), sarebbe costato caro alle sorelle.

La storia delle gemelle Dionne

Oliva-Edouard ed Elzire Dionne, già genitori di quattro figli, non si sarebbero mai aspettati una sorpresa tanto eclatante: 5 gemelle, sane benché nate premature di due mesi. Alla loro nascita, il Dottor Dafoe, responsabile delle loro cure, si dichiarò dubbioso sulla sopravvivenza di tutte le bambine. Le loro condizioni, tuttavia, si stabilizzarono nel giro di poco e la notizia della loro sopravvivenza si diffuse in tutto l’Ontario.

Cécile Marie Émilda, Émilie Marie Jeanne, Marie Reine Alma, Yvonne Édouilda Marie e Anette Lillian Marie vennero al mondo in un’epoca in cui gli studi sulla fertilità non avevano ancora riscontrato una certa frequenza nei parti plurigemellari. Essi avvenivano raramente e, quando si verificavano, i casi in cui tutti i fratelli sopravvivevano erano piuttosto eccezionali. Per questa ragione la storia delle gemelle Dionne venne considerata tanto straordinaria.

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Mentre la fama delle sorelline cresceva, i fondi della famiglia erano così basse che i genitori si videro strappare le gemelle. Le bimbe furono affidate al Dottor Dafoe, rimanendo però in parte sotto tutela paterna.

La leggenda racconta che, nel giro di poco, le bambine divennero una vera e propria attrazione per i turisti dell’Ontario. Il Dottor Dafoe allestì nella propria clinica uno spazio in cui le 5 gemelle trascorrevano le giornate e potevano essere osservate dai curiosi. Il padre delle bambine, inoltre, mise in piedi una piccola impresa, chiamata “Quintland”,che vendeva i gadgets delle figlie: autografate dalle gemelle, bambole con le loro fattezze, e sassi provenienti dalla fattoria Dionne, spacciati come amuleti per la fertilità.

Lo sfruttamento delle gemelle Dionne

Lo sfruttamento delle gemelle Dionne divenne sempre più violento. Le giornate delle piccole erano scandite con rigore e le tabelle orarie non prevedevano momenti in cui le bambine potevano avere contatti con altre persone, esclusi i visitatori. I turisti avevano l’opportunità di osservarle mentre giocavano. Inoltre, le gemelle erano soggette a continui test e studi da parte del Dottor Dafoe, che fece di loro le testimonial dei suoi prodotti. Le vendite aumentarono incredibilmente.

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Nel 1943 i genitori delle celebri gemelline riuscì a ottenere la loro custodia e i fondi fiduciari. Questi ultimi vennero utilizzati dai genitori per migliorare le condizioni di vita della famiglia intera. I Dionne acquistarono una nuova casa di ben venti stanze, dotata di comfort considerati di gran lusso per l’epoca.

Le bambine venivano spesso affidate a sconosciuti perché partecipassero a spettacoli in giro per lo Stato e procurassero ulteriori entrate ai genitori. Si dice, per di più, che quando erano a casa fossero costrette a vivere isolate dagli altri fratelli e a svolgere le mansioni domestiche.

La fine dell’incubo familiare

L’incubo delle gemelle terminò quando, nel 1952, le ragazze compirono 18 anni e lasciarono la casa familiare. Marie, Annette e Cécile si sposarono ed ebbero figli, Yvonne si dedicò alla scultura, per poi diventare bibliotecaria, mentre Émilie divenne suora. Quest’ultima morì a poco più di vent’anni per via di un attacco epilettico, seguita poi da Marie, stroncata da un’aneurisma a trentacinque anni, e da Yvonne, morta a sessantasette.

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Nel 1995, Annette, Cécile e Yvonne testimoniarono di avere subito, soprattutto da parte del padre, abusi sessuali e psicologici. Nel 1998 il Governo dell’Ontario risarcì le gemelle Dionne con 2.8 milioni di dollari, per via degli sfruttamenti subiti durante l’infanzia.