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June Haimoff - Rubrica donne speciali -

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June Haimoff è una donna speciale, dalla vita speciale, che ha speso gli ultimi trenta anni a battersi per difendere le tartarughe che vivono nei mari turchi di Daylan e Iztuzu. Dopo essersi innamorata di questi luoghi durante una crociera (era lei la skipper, da qui il soprannome che da all...

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June Haimoff è una donna speciale, dalla vita speciale, che ha speso gli ultimi trenta anni a battersi per difendere le tartarughe che vivono nei mari turchi di Daylan e Iztuzu.

Dopo essersi innamorata di questi luoghi durante una crociera (era lei la skipper, da qui il soprannome che da allora la accompagna “Capitano June”) volle assolutamente avere l’opportunità di osservare le tartarughe e, a questo scopo, si trasferì in una capanna sulla spiaggia di Iztuzu.
Quando una notte ebbe finalmente modo di osservarne una (la vide preparare il terreno sulla spiaggia, deporvi le uova e ricoprirle per proteggerle da occhi estranei) rimase colpita dal senso di profonda devozione, nei confronti dei suoi futuri piccoli e di tutta la sua specie, con cui la tartaruga portò a termine la sua missione. L’esperienza le rimase nel cuore con tutto il suo carico di profonda tenerezza legandola ancora di più al mondo delle tartarughe. Così quando venne a sapere che dei progetti di sviluppo turistico riguardanti quelle stesse zone le avrebbero minacciate da vicino costringendole ad andarsene, June vi si oppose con tutte le sue forze fino a riuscire a bloccare la costruzione di un albergo da 1800 posti letto le cui fondamenta erano già state gettate.

Nella sua battaglia si rivolse a chiunque potesse ascoltarla: dal WWF al Consiglio Europeo per le questioni ambientali ad altri ambientalisti, compresa Lili Venizelos* (che diventerà una sua instancabile alleata), fino ad arrivare ad Ankara dove finalmente riuscì a suscitare l’interesse del Primo Ministro.

Oggi sulle fondamenta di quell’albergo si erge un centro di riabilitazione delle testuggini ma la battaglia in loro difesa è tutt’altro che conclusa: ci sono ancora tante spiagge da salvare e soprattutto June Haimoff si batte perché le tartarughe di Dalyan non diventino, per i suoi abitanti, una risorsa da sfruttare.
Il turismo invadente costituisce un elemento di disturbo per queste creature ed è necessario che si trovi il modo di lasciarle vivere in pace secondo i loro ritmi e bisogni: conciliare ambiente e turismo sarà possibile in questo caso? E, in generale, secondo voi sono due concetti che possono coesistere oppure l’ambiente è sempre e comunque destinato a soccombere davanti all’interesse umano?

*Lili Venizelos: è la fondatrice e presidente di MEDASSET – The Mediterranean Association to Save the Sea Turtles – una ONG nata nel 1988 che lavora alla conservazione della tartaruga marina nel loro habitat naturale in tutto il Mediterraneo.