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"La storia tra noi e un club straordinario": quando abbiamo visto Vialli in tv per l'ultima volta

ultima apparizione tv Vialli

Vialli e Mancini sono apparsi insieme nella loro ultima apparizione in tv. I due hanno raccontato i magici anni della Sampdoria, ma non solo.

Gianluca Vialli e Roberto Mancini… la loro amicizia ha superato la prova del tempo, un’amicizia che è nata fin dai tempi della Sampdoria durante la quale erano soprannominati i gemelli del gol. Ed è proprio a fianco dell’amico di sempre che Vialli è apparso per l’ultima volta in tv durante una puntata di Che tempo che fa. L’occasione è stata la presentazione del docu-film “La bella stagione” diretto da Marco Ponti. I due – nemmeno a dirlo – sono i protagonisti. 

L’ultima apparizione in tv di Vialli e il racconto di una stagione magica

La bella stagione nella quale si parla nel docu-film è l’annata 1990-1991, anno in cui la coppia Vialli-Mancini ha conquistato lo scudetto con indosso la maglia della Sampdoria. A distanza di oltre trent’anni quel ricordo è più che mai vivo e indelebile: “È una storia d’amore tra noi e un club straordinario e racconta di un’avventura sportiva bellissima ma anche di quello che succedeva fuori dal campo e quindi vengono fuori dei valori importanti che abbiamo pensato di raccontare e trasmettere alle nuove generazioni”. 

“In quell’abbraccio c’era un po’ di tutto”

Dietro al racconto di quel periodo straordinario c’è stato qualcosa di più del calcio: “Vorrei aggiungere che non è solo un racconto sportivo, il diario di una stagione, ma il nostro sforzo è stato quello di trasmettere i valori alla base di quella cultura che ci portò a vincere qualcosa che credo valgano oggi non soltanto in campo sportivo ma in tutti gli ambienti in cui si cerca di fare squadra e ottenere un obiettivo comune”.

Nel ripercorrere l’abbraccio dato a Wembley, Vialli visibilmente emozionato aveva dichiarato: “Da parte mia è stato un abbraccio completo, c’era un po’ tutto. C’era l’aspetto sportivo e il ricordo di Wembley, la gioia per un nuovo traguardo raggiunto e inaspettato. C’era la paura che aveva condizionato entrambi negli ultimi anni per via delle mie condizioni. È venuto alla galla tutto questo, le lacrime erano piene di tutti questi sentimenti in un colpo solo e sono quelli abbracci più belli rispetto a quelli che ci davamo quando io gli passavo la palla e lui faceva gol”.