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Pomeriggio 5: Barbara D'Urso scoppia in lacrime assieme agli ospiti

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Durante un collegamento a Pomeriggio 5, la conduttrice Barbara D'Urso è scoppiata in lacrime. Ecco il motivo per cui lo ha fatto.

Momenti di toccante sensibilità quelli andati in onda nella giornata dell’11 dicembre a Pomeriggio 5, nella puntata in cui Barbara D’Urso raccontava la storia di una donna segregata e violentata per un mese dal cognato. È stata proprio la conduttrice a commuoversi visibilmente in studio mentre venivano ripercorse le fasi del terribile racconto, al quale hanno assistito in collegamento la vittima e suo figlio.

Pomeriggio 5: le lacrime di Barbara D’Urso

Barbara D’Urso aveva invitato la 53enne Patrizia, protagonista di un caso di cronaca particolarmente efferato che la vide prigioniera per un mese del cognato aguzzino. L’uomo (attualmente in carcere) la teneva infatti reclusa all’interno di un pollaio in provincia di Firenze, sottoponendola quotidianamente a violenze ed abusi sessuali.

Nel corso della trasmissione la D’Urso invita il pubblico ad aiutare la donna, che al momento è alla ricerca di un lavoro, ma quando l’inviata inizia a parlare del cognato della donna il figlio presente in collegamento assieme a lei scoppia a piangere. Una situazione che ha portato Barbara D’Urso a commuoversi essa stessa fino alle lacrime mentre confortava il ragazzo: “Devi prendere tu la mano della mamma e farle forza. Ogni tanto anche noi mamme abbiamo bisogno che nostro figlio ci prenda la mano. Io sono fortunata e mi succede”.

Il racconto della donna

Come raccontato dalla donna in un precedente intervento televisivo sempre a Pomeriggio 5, dopo un mese di prigionia riuscì finalmente a liberarsi dal pollaio in cui era segregata, vagando nei boschi per sei chilometri fino a quando non è riuscita ad incontrare un automobilista a cui ha potuto chiedere aiuto. Da li sono poi partite le indagini nei confronti del cognato, che è stato in seguito accusato di sequestro di persona in concorso, lesioni, violenza sessuale, violenza privata, rapina e indebito utilizzo di carte di pagamento.