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Fase 2, scontro tra scienziati e governo: "Niente centri estivi e oratori"

fase 2 centri estivi

Scontro tra il comitato scientifico e il governo: mentre il primo preme per mantenere la chiusura dei centri estivi, l'esecutivo cerca mediazione.

Mentre il governo cerca di terminare il progetto di organizzazione delle attività produttive e delinea quella che viene chiamata fase 2, si accende lo scontro con gli scienziati sui centri estivi. La ministra Bonetti, infatti, aveva già proposto la riapertura dei parchi per permettere ai bimbi di sfogarsi. Inoltre, non avere a disposizione per l’estate centri estivi e oratori potrebbe essere un peso per tutti quei genitori che tornano al lavoro. Secondo una ricerca, il bonus baby sitter non coprirebbe nemmeno le spese per una tata che possa curare i piccoli. Come fare quindi in vista dell’arrivo della bella stagione?

Fase 2, scontro sui centri estivi

Franco Locatelli, portavoce e presidente dell’Iss, è stato perentorio e chiaro: “Scordatevi centri estivi e oratori, non si può garantire il distanziamento dei bambini”. Ma a tale riguardo è intervenuta – con un tweet – anche la ministra Bonetti, discostandosi da tali affermazioni. “I genitori devono tornare a lavorare – ha detto il ministro -. Oratori e campi estivi non ce li scordiamo. Li organizziamo in modo sicuro per la salute di tutti”. E infine il richiamo: “Del resto questa è la responsabilità della politica“.

Anche il ministro degli Interni Luciana Lamorgese ha espresso il suo parere favorevole all’apertura dei centri estivi e degli oratori, difendendo anche la sua circolare che permetteva le passeggiate genitori-figli, molto contestate. Il problema di gestione delle distanze tra i bambini è molto dibattuto e difficile, come sostengono anche molti sindaci. Ma senza i centri estivi e le possibilità di sfogo, come sarà la fase 2 per i bambini?