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Robbie Williams confessa: "Soffro di un disturbo mentale"

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il celebre cantate Robbie Williams, ex dei Take That, ha confessato di soffrire di un disturbo mentale che a volte lo ha portato vicino alla morte

Robbie Williams ha recentemente rivelato di soffrire di una malattia mentale. Ha inoltre parlato di come gli eccessi del passato l’abbiano quasi ucciso: “Sono portato a sabotare tutto”. La scomparsa dell’amico George Michael l’ha fatto poi riflettere.

Robbie Williams, 44 anni e una vita fatta tra eccessi e successo, ha fatto i conti con sé stesso. Per la prima volta ha ammesso pubblicamente di soffrire di un “disturbo mentale“. Disturbo, ha aggiunto, contro il quale lotta da tutta una vita e che più volte l’ha portato vicino alla morte. “Ho una malattia nella mia testa che tenta di uccidermi”, così ha spiegato il cantante al “Sun”. L’ex Take That ha paragonato la sua vita sulle “montagne russe” a quella di George Michael, scomparso a 53 anni il giorno di Natale di due anni fa.

“Fortunatamente e sfortunatamente, mi abbandono a me stesso. Sono incline a sabotare tutto”. Il celebre cantante, diventato famoso negli anni novanta come membro dei Take That, ha raccontato di come a volte questa lotta per la sua salute mentale lo travolga. Altre volte invece Robbie ne ha bisogno per salire sul palco. Sì, perché esistono anche periodi di pace che a sua detta sono “meravigliosi”.

Robbie Williams e l’amico George Michael

Nel corso dell’intervista al quotidiano, Robbie è tornato a parlare di George Michael. Ha raccontato in particolare come fossero legati da un “profondo legame”. Entrambi erano diventati solisti dopo aver fatto parte di una band di successo: i Take That per Williams e gli Wham! per Michael. Tutti e due, inoltre, avevano lottato contro gli stessi demoni. “La sua scomparsa mi ha fatto riconsiderare il mio stile di vita”, ha continuato il cantante, oggi papà di due bambini e marito di Ayda Fields. “Sono stato così tante volte vicino alla morte… Poi grazie a Dio l’ho sempre superata”.

Robbie e gli eccessi

Robbie Williams al momento si trova in Australia con il tour The Heavy Entertainment Show. Lo scorso autunno Robbie aveva dovuto sospenderlo per “una anomalia al cervello” che l’aveva costretto a un ricovero immediato in terapia intensiva. “È stato molto strano”, aveva poi rivelato Williams dopo il ricovero. “Passare dall’essere in tournée alla terapia intensiva. L’intera esperienza mi ha davvero terrorizzato. Avevo già affrontato l’oscurità prima, ma all’epoca avevo 23 anni, 27 e poi 32. Una volta che sei sul pianeta da 43 anni, ti rendi conto che, anche se hai tutto quello che puoi desiderare, non sei invincibile”.

Robbie aveva già raccontato in passato la sua dipendenza da alcol e droghe. L’eccesso di sostanze ai tempi della band, insieme all’ansia, alla depressione e ai problemi di peso, si univano alla paura da palcoscenico e ai tanti ricoveri in rehab. Per poi tornare a galla e diventare perfino padre: “A un certo punto ti accorgi che non sei immortale. A maggior ragione se hai 43 anni e due figli”.