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Europa League, l'Eintracht espugna San Siro: fuori una brutta Inter

Inter-Eintracht

Le Aquile dominano e vincono 1-0 al Meazza: decide il gol di Jovic. I nerazzurri, mai pericolosi, salutano la competizione.

Inter eliminata dall’Europa League. Nel ritorno degli ottavi di finale la formazione di Spalletti perde 1-0 a San Siro contro l’Eintracht Francoforte e saluta la competizione (0-0 il punteggio dell’andata). L’allenatore può recriminare per le numerose assenze tra squalifiche (si è fatta sentire l’assenza di Lautaro Martinez), infortuni e giocatori fuori dalla lista Uefa per il Fair Play Finanziario. Tutto questo non basta comunque a giustificare una prova davvero opaca, per usare un eufemismo. A dispetto del risultato conclusivo la supremazia dell’Eintracht è stata netta e nei due confronti i tedeschi hanno mostrato di stare molto meglio dal punto di vista atletico e pure tecnico. Ora il club di Corso Vittorio Emanuele deve dimenticare in fretta il pesante ko e voltare pagina cercando il riscatto nel derby con il Milan. La stracittadina dirà tanto sulla tenuta psicologica del gruppo, fondamentale nella corsa Champions.

Jovic gela San Siro

L’Inter scende in campo contratta e attanagliata dalla paura. Brividi già dopo 3′ quando Handanovic salva su Kostic prima dell’errore di Haller che spreca calciando sulla traversa. Nerazzurri avvisati e puniti due minuti più tardi. Jovic approfitta di un clamoroso pasticcio di De Vrij e gela San Siro grazie a un delizioso pallonetto. Per Spalletti e i suoi un inizio choc. Lo svantaggio non scuote minimamente il Biscione. L’Eintracht fa valere la propria fisicità in tutte le zone del campo e soprattutto sulle fasce infila spesso i rivali.

Handanovic salva

Ogni azione degli ospiti diventa così un pericolo: ad Haller viene annullato un gol per fuorigioco mentre Handanovic sbarra la strada a Gacinovic in seguito a una grave indecisione di Vecino. In 45′ i padroni di casa riescono a rendersi ‘insidiosi’ solo con Keita: l’ex Monaco, al rientro dall’infortunio, sbaglia il controllo del pallone e butta via una grande opportunità per presentarsi davanti a Trapp (neppure il cambio di modulo, dal 4-2-3-1 al 3-4-2-1, porta alcun beneficio).

Inter spaccata in due

Solamente nel secondo tempo gli spallettiani abbozzano una risposta dimostrando tuttavia di avere poche e confuse idee. Le uniche iniziative degne di nota arrivano dal volenteroso Politano. Ma si tratta di tentativi isolati: i nerazzurri attaccano in massa e senza logica (della rabbia agonistica nemmeno l’ombra) con ampie distanze tra i reparti (squadra spaccata in due). Le Aquile non sfruttano però gli ampi spazi e in contropiede sciupano un numero consistente di occasioni per chiudere definitivamente i conti (provvidenziale più volte Handanovic). Poco male, per Hutter, perché in difesa i suoi dormono sonni tranquilli fino al triplice fischio finale. Gli oltre 13.000 tifosi venuti dalla Germania esultano, quelli interisti lasciano il Meazza con un sentimento misto di delusione e disappunto.