> > Striscione su Mussolini, la Lazio prende le distanze dai suoi tifosi

Striscione su Mussolini, la Lazio prende le distanze dai suoi tifosi

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Nota ufficiale del club biancoceleste: "Questi comportamenti non rispondono ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società".

La Lazio si dissocia dai propri tifosi. Gli Irriducibili nel primo pomeriggio di mercoledì 24 aprile hanno esposto a Milano, vicino a piazzale Loreto, uno striscione dedicato a Mussolini (“Onore a Benito Mussolini”). Inoltre hanno intanto cori e slogan fascisti. Il club, in una nota ufficiale, ha preso esplicitamente le distanze dagli ultras. Ricordando che questi comportamenti “non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società”. Secondo quanto riferisce Il Giornale 29 tifosi sono stati identificati dalla Digos di Milano e da quella di Roma, e 9 di essi (8 laziali e uno dell’Inter) denunciati. Purtroppo anche in seguito si sono verificati episodi vergognosi e da condannare. Alcuni supporter delle Aquile hanno infatti nuovamente preso di mira Bakayoko con buu e cori razzisti (“Oh, oh, oh, questa banana è per Bakayoko”). All’esterno dello stadio Meazza e anche all’interno, durante la semifinale di ritorno di Coppa Italia vinta 1-0 dalla squadra di Simone Inzaghi contro il Milan.

Il comunicato

“La S.S. Lazio prende nettamente le distanze da comportamenti e manifestazioni che non rispondono in alcun modo ai valori dello sport sostenuti e promossi dalla società da 119 anni. E respinge e contesta la tendenza semplicistica di alcuni media a considerare l’intera tifoseria laziale corresponsabile di atti compiuti da pochi ed isolati elementi per motivazioni estranee ad ogni forma di passione sportiva. La società si è sempre battuta per il rispetto della legalità e della correttezza dei comportamenti“, si legge sul sito ufficiale del club capitolino.