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Veggente invia una lettera alla Protezione Civile: "Ci sarà un terremoto in Friuli"

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La veggente ha mandato una lettera alla Protezione Civile parlando di un terribile terremoto in Friuli, ma sbaglia tutto.

Un veggente ha scritto una lettera alla Protezione Civile, parlando di un terremoto devastante in Friuli. Una lettera anonima, in cui ha sbagliato tutto.

Veggente manda una lettera alla Protezione Civile: “Ci sarà un terremoto in Friuli”. Ma sbaglia.

Io sono un veggente della madre di Dio. Il terremoto verrà verso i primi giorni di giugno. Sarà un terremoto molto forte, nella provincia di Udine. Ci saranno danni in molte case. Ci saranno molti morti, feriti anche gravi. Ci saranno anche molti danni nei territori vicini. Protezione civile, se mi ascoltate verrà tra non molto questo terremoto, se non mi ascoltate Amen” è il contenuto di una lettera inviata alla Protezione civile del Veneto. A renderla nota è stato Gianpaolo Bottacin, assessore regionale del Veneto.

A volte arrivano anche lettere anonime come questa che annunciava un violento terremoto, ma i terremoti allo stato attuale non sono prevedibili dalla scienza. Dai veggenti neppure mi par di capire” ha spiegato Bottacin, spiegando che sono arrivate diverse lettere del genere. Questa è stata resa nota per l’anniversario celebrato il 29 giugno per i 150 anni dal sisma dell’allago, registrato nel 1873 con 6-3 gradi della scala Richter. “Gli scienziati ci hanno detto e spiegato che territori come questo o come il Friuli sono aree ad elevato rischio sismico e solo su questo ci possiamo basare, qualcuno ironicamente ha messo in luce come in quella lettera anonima non venga specificato l’anno di questa previsione ma solo il mese. E allora tornando seri occorre continuare ad operare su due fronti: costruire bene gli edifici ed essere pronti a gestire l’emergenza” ha continuato Bottacin.

Veggente manda una lettera alla Protezione Civile: il futuro

Bottacin ha colto l’occasione di aver reso pubblica questa lettera per parlare della collaborazione avviata tra il Veneto e l’Ogs di Trieste, che consiste nella realizzazione di una rete di rilevazione che è anche protezione, implementata in tutto il Veneto, con 340 sensori, pronti a vigilare sugli edifici e sui paesi. “È dal 1999 che Protezione civile e Ogs operano in convenzione per la realizzazione, lo sviluppo e la gestione della rete sismometrica del Veneto, la localizzazione rapida dei terremoti e per approfondire gli studi sismologici, considerato il livello di pericolosità sismica della regione. Da due anni è attiva, a Marghera, una centrale sismica a cui fa capo il progetto di ‘Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione multirischio, anche attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce’ finanziato dal Pos Fesr” ha aggiunto l’assessore.