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Dove si porta l'anello di fidanzamento

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L'anello di fidanzamento: simbolo dell'amore eterno. Dove si porta e quale tradizione vi è dietro

L’anello di fidanzamento rappresenta una promessa: l’amore concreto dimostrato da un uomo alla donna che ha scelto come moglie e compagna di vita. Il primo nella storia a donare un anello di fidanzamento fu Massimiliano I d’Asburgo che nel 1477 chiese all’amata Maria di Borgogna di sposarlo. La tradizione vuole l’anello all’anulare della mano sinistra perchè si dice che di lì scorra una piccola arteria, la vena amoris, la quale attraversando il braccio si dirige al cuore. Il galateo suggerisce che la donna regali a sua volta all’uomo un orologio o un paio di gemelli. Raffaella Banchero, Amministratore Delegato di Tiffany & Co. Italia, svela in un’intervista che “Mr. Charles Lewis Tiffany è stato, oltre al fondatore della maison, un uomo molto romantico, fu lui infatti che creò la tradizione americana della proposta di matrimonio accompagnata da un anello con diamante.” Per molti uomini l’anello di fidanzamento è la prima vera spesa della vita indirizzata esclusivamente ad un’altra persona.

Nelle culture occidentali, un anello di fidanzamento è spesso un solitario, che indica che la persona che lo indossa è fidanzata ufficialmente. In Inghilterra e Nord America gli anelli di fidanzamento sono per tradizione indossati solo dalle donne mentre in altre culture, come la nostra, può capitare che anche gli uomini indossino anelli di corrispondenza. La tradizione vuole che l’anello sia presentato dall’uomo alla donna come un regalo di fidanzamento alla sua futura sposa, mentre lui propone di sposarla oppure dopo che lei accetta la sua proposta di matrimonio. Rappresenta pertanto un accordo formale di matrimonio futuro. Gli anelli possono essere acquistati da parte dell’uomo, dalla coppia o da ciascun partner per l’altro.