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Tifoso morto negli scontri prima di Inter-Napoli, condannati 5 ultras

Tifoso ucciso, restano in carcere i tre ultrà interisti

Durante i tafferugli tra i tifosi vicino a San Siro morì Daniele Belardinelli. Nino Ciccarelli, capo dei Viking, condannato a 3 anni e 8 mesi.

Sono cinque gli ultras condannati per gli scontri dello scorso 26 dicembre vicino a San Siro prima di Inter-Napoli che avevano provocato la morte del tifoso del Varese Daniele Belardinelli (il 39enne era stato investito da un’auto nel corso dei tafferugli). Lo riferisce l’Ansa.

Le condanne

Secondo quanto stabilito dal gup di Milano Carlo Ottone De Marchi al termine del processo con rito abbreviato (per rissa aggravata e altri reati), il capo dei Viking Nino Ciccarelli ha ricevuto una condanna di tre anni e 8 mesi. L’uomo già in passato aveva trascorso 12 anni in carcere. Due anni e 10 mesi di pena sono stati inflitti a Marco Piovella, conosciuto con il soprannome ‘il rosso’ e leader dei Boys. Tre anni ad Alessandro Martinoli: per gli inquirenti l’ultrà del Varese si era recato a casa di Belardinelli a Natale per preparare l’agguato ai sostenitori azzurri (all’incontro aveva preso parte pure Piovella). Due anni e 6 mesi infine ad altri due tifosi interisti, Francesco Baj e Simone Tira. Il giudice ha inoltre concesso il patteggiamento (1 anno e 10 mesi) a Luca Da Ros per aver collaborato e fornito diversi elementi utili alle indagini.

Le indagini

Proseguono nel frattempo le indagini per individuare gli altri ultras al centro degli scontri (ci sono 20 indagati), e la macchina (forse più di una) dei tifosi partenopei che ha travolto mortalmente Belardinelli. Per tutte le persone coinvolte l’accusa è (anche) di omicidio volontario (nel processo in questione non si procedeva per questo reato).