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Caso Osimhen e ipotesi di falso in bilancio, cosa rischiano De Laurentis e il Napoli

Napoli falso in bilancio cosa rischia De Laurentis

Dopo essere stato iscritto nel registro degli indagati per l’ipotesi di falso in bilancio, cosa rischia il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis?

Cosa rischia il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis per l’ipotesi di falso in bilancio a seguito dell’iscrizione nel registro degli indagati da parte della Procura di Roma? E quali sono, invece, i rischi che corre il club partenopeo per il caso dell’attaccante Victor Osimhen?

Napoli, falso in bilancio: cosa rischia De Laurentis

Nella giornata di martedì 26 settembre, il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentis, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Roma per l’ipotesi di falso in bilancio. Si tratta di un atto dovuto scaturito a seguito della trasmissione degli atti da parte dei pm partenopei nel procedimento legato a presunte plusvalenze fittizie in relazione all’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020, arrivato dal Lille. L’inchiesta, lo scorso agosto, è stata spostata da Napoli a Roma.

L’attaccante acquistato dal Napoli nel 2020 è stato pagato 71 milioni e 250 mila euro. Rispetto alla cifra, il club calcistico partenopeo ha pagato solo 50 milioni, valutando gli altri 21 milioni e 250 mila euro i cartellini dei giocatori inseriti come contropartita tecnica Karnezis e gli altri tre giovani calciatori Liguori, Manzi e Palmieri.

Caso Osimhen, la situazione

A essere finito nel mirino delle autorità giudiziarie è proprio il reale valore dei tre calciatori, posto al centro delle indagini delle procure che considerano l’operazione in parte dubbia con possibili “plusvalenze fittizie per quasi 20 milioni”. Da qui è poi nata l’ipotesi mossa contro De Laurentiis, contro la moglie Jacqueline Baudit e i figli Edoardo e Valentina, già iscritti nel registro degli indagati a Napoli per “falso in bilancio” e “dichiarazione fraudolenta”.

Lo scorso agosto, la Giustizia Sportiva aveva processato il caso e aveva stabilito l’archiviazione della vicenda mentre il presidente De Laurentis è stato giudicato nell’aprile 2022, venendo assolto. A patto che non emergano nuovi elementi da ritenere “rilevanti” per le indagini con la riapertura del caso, quindi, non dovrebbero esserci conseguenze per il presidente del Napoli che, d’altronde, non può essere nuovamente processato dalla FIGC. Per lo stesso motivo, in considerazione della situazione attuale, neppure il Napoli sarebbe a rischio penalizzazione in campionato né in ambito di Coppe europee.