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Ballando con le Stelle, Giovanni Terzi parla della sua malattia: "Ho perso il 45% dei polmoni. Banfi? Mi ha commosso"

selvaggia lucarelli ballando con le stelle giuria

Momento di grande emozione a Ballando con le Stelle. Nel filmato di presentazione Giovanni Terzi ha parlato delle difficoltà legate alla sua malattia.

A Ballando con le Stelle c’è stato lo spazio per un’altra storia particolarmente toccante. Dopo la dolcissima dedica di Lino Banfi alla moglie scomparsa fatta nella prima puntata, Giovanni Terzi si è raccontato a cuore aperto, parlando della sua malattia. Il compagno di Simona Ventura è affetto dalla dermatomiosite amiopatica, una malattia rara e genetica dalla quale era stata colpita anche la madre: “Ho perso il 45% dei polmoni, non può migliorare ma deve fermarsi”, ha spiegato.

Ballando con le Stelle, Giovanni Terzi parla della sua malattia: “Ho già vinto con la prima puntata”

Giovanni Terzi ha raccontato di questa sua esperienza con la malattia nel video di presentazione che precede come di consueto l’esibizione: “Io ho già vinto con la prima puntata, perché tre anni fa mi hanno trovato una malattia rara, genetica, che aveva mia madre, che mi uccide lentamente i polmoni”.

Il giornalista ha proseguito parlando di quelle che sono le difficoltà nel convivere con la malattia: “Mi ha molto spaventato, ho pensato subito a mia madre, che in tre anni se n’è andata via. Ho pensato al mio momento, proprio adesso che sono innamorato, che stiamo tutti bene, proprio ora capita tutto questo. Ricordando la sofferenza di mia madre ho detto che se io sono così voglio andare via, non voglio darti un problema”.

“Lino Banfi mi ha commosso”

Non ultimo Terzi ha dedicato parte della sua riflessione a Lino Banfi che sta affrontando un importante lutto dopo la morte della moglie Lucia: “Mi ha commosso, ho rivisto cosa succede a un uomo innamorato che perde la sua metà. Chiaramente Simona rispetto a questa cosa mi ha detto mai nella vita, che noi siamo una cosa sola. Questa cosa mi ha dato un orizzonte, ha dato una prospettiva alla mia vita. Per ora la malattia si è fermata, sto meglio, provo fatica ma è una fatica sana e questo è solo grazie alla ricerca scientifica. Hanno permesso a me che non mi mancasse l’aria mentre ballavo”.